"Non è una critica, non è un rimprovero: è una presa d'atto. E su questo, chi oggi guida e rappresenta la politica locale dovrebbe lavorare con coraggio. Questa tornata elettorale mi ha dato un privilegio raro: ritrovare relazioni storiche e costruirne di nuove, conoscendo meglio persone e territori che meritano ascolto e presenza", è quanto si legge nella nota di Flavio Civita, Fratelli d'Italia.
"È stato un periodo intenso, a tratti faticoso, ma profondamente vero. Avevo detto che sarebbe stata una campagna di relazioni e, alla fine, questo è esattamente ciò che è stata. Ed è ciò che più conta.
Dal punto di vista personale, e per il gruppo di amici che si è speso con generosità al mio fianco, posso ritenermi soddisfatto delle 2.900 preferenze raccolte. Senza passerelle istituzionali, senza ruoli pubblici da oltre dieci anni, quel risultato è un segnale forte: è un sostegno alla mia persona, alla mia idea di impegno, e mi dà energia per guardare avanti".
"In queste settimane ho percepito una richiesta crescente di un rapporto più diretto, più umano, meno legato ai confini di un quartiere e più orientato alla visione di comunità. I tantissimi messaggi ricevuti lo confermano. Allo stesso tempo, però, è evidente che non è ancora maturata – o diffusa – la consapevolezza che la politica possa motivare davvero solo quando è vissuta come dovere civico, come spazio per costruire futuro insieme. Lo testimonia una percentuale di astensionismo profondamente alta: un segnale da non ignorare".
"Per quanto riguarda Andria, mentre sono ancora in corso verifiche che potrebbero confermare o meno la presenza di un nostro concittadino in Consiglio regionale, non posso non esprimere un dispiacere personale. Il fatto che i candidati andriesi a Barletta abbiano raccolto meno di 800 preferenze, mentre i candidati barlettani ad Andria ne abbiano ottenute oltre 4.500, merita una riflessione seria. L'ho sempre detto: non sono un uomo da campanilismo. Ma attestare Andria come "terra di conquista" è mortificante per la nostra comunità e rappresenta una sconfitta per un'intera classe dirigente che, evidentemente, non dà fiducia nemmeno a sé stessa".
"Non è una critica, non è un rimprovero: è una presa d'atto. E su questo, chi oggi guida e rappresenta la politica locale dovrebbe lavorare con coraggio, almeno per superare l'ipocrisia di chi proclama di avere "al centro la comunità". Onore agli eletti e buon lavoro, augurandomi che svolgano effettivamente il ruolo di guida del territorio con senso di responsabilità e visione. Il mio bicchiere mezzo pieno non è un titolo da rivendicare né un primato da sbandierare. È, invece, la consapevolezza di aver dato un contributo serio al partito e alla coalizione, e soprattutto di aver consolidato e costruito relazioni vere: quelle che resteranno ben oltre il tempo delle elezioni".
"Ed è alle persone che mi sono state accanto che va il mio grazie più sincero: alla mia famiglia, al mio team, agli amici che non hanno esitato un solo istante a sostenermi, e a tutti coloro che hanno scelto di credere in me. Il loro supporto, la loro fiducia, la loro presenza quotidiana sono la mia forza. Si riparte da qui. Con umiltà, con determinazione, e con la stessa volontà di sempre: testa bassa, e si continua", così termina la nota.
giovedì 27 novembre 2025 12:50
Flavio Civita: "Campagna di relazioni riuscita ma attestare Andria come “terra di conquista” è mortificante"
La nota integrale di Flavio Civita sulle Elezioni Regionali