Preoccupazione e indignazione per i gravi ritardi accumulati dalla Asl Bat nella spesa delle risorse assegnate per la realizzazione delle reti di prossimità: Case di Comunità e Ospedali di Comunità. Risorse fondamentali per rafforzare la sanità territoriale, avvicinare le cure ai cittadini e dare risposte concrete ad una popolazione sempre più fragile, anziana e bisognosa di assistenza. La Cgil Bat, insieme alla Fp, la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici e lo Spi, il sindacato dei pensionati protestano a distanza di anni dall'assegnazione dei fondi quando mancano solo otto mesi prima della chiusura definitiva della possibilità di spesa.
"La Asl Bat ha utilizzato solo una parte delle risorse disponibili. Il rischio è oramai evidente e gravissimo: i fondi non spesi andranno persi e, con essi, i servizi sanitari essenziali che il territorio non potrà più recuperare. Una perdita secca per i cittadini che pagheranno il prezzo più alto dell'inefficienza amministrativa. I dati disponibili collocano la Asl Bat tra le poche aziende sanitarie della Puglia inefficaci a rispondere ad un bisogno primario della popolazione, quello della sanità di prossimità. Un fallimento che pesa ancora di più se si considera che proprio queste risorse sono state pensate per superare le disuguaglianze territoriali, ridurre il ricorso improprio agli ospedali e garantire continuità assistenziale. Un territorio, il nostro – dicono *Michele Valente*, segretario generale Cgil Bat, *Ileana Remini*, segretario generale Fp Cgil Bat e *Giovanni Dalò*, segretario generale Spi Cgil Bat - che sconta già la chiusura e riconversione di numerosi ospedali e che detiene anche il primato di ultima in Puglia riguardo la rete ospedaliera in relazione agli indici e standard di posti letto per numero di abitanti. La sanità pubblica non può essere governata con logiche autoreferenziali o emergenziali. Servono programmazione, responsabilità e trasparenza. Ogni euro non speso sulle reti di prossimità è un servizio in meno, una visita rinviata, un anziano lasciato solo, una famiglia costretta a rivolgersi al privato o a spostarsi fuori territorio, implementando la già notevole mobilità passiva".
Per i tre dirigenti sindacali della Cgil è necessario "un cronoprogramma pubblico ed immediato sull'utilizzo delle risorse residue; l'assunzione di responsabilità politiche e gestionali per i ritardi accumulati ed il coinvolgimento delle parti sociali e dei sindaci sulle scelte strategiche per la sanità territoriale. Il tempo è quasi scaduto. Perdere queste risorse significherebbe infliggere un danno irreparabile al territorio della Bat. L'Asl non ha più alibi: o si cambia passo subito, o qualcuno dovrà rispondere di un fallimento che colpirà direttamente i diritti di cittadinanza e di salute delle persone".