
Il fenomeno del randagismo ad Andria continua a far discutere: è uno dei problemi che la nostra città si porta dietro da tanto tempo, e soluzioni a breve termine non possono essere attuate per diversi motivi. Andria non ha infatti un canile comunale, anche se nei mesi scorsi il Comune si è candidato per un finanziamento volto all'eventuale realizzazione di un rifugio per cani randagi. Naturalmente, anche in caso di esito positivo, servirà altro tempo per la fase di valutazione e tutte le pratiche annesse, dunque i tempi non saranno brevi. Le associazioni fanno il massimo per fare in modo che tanti animali non vaghino per strada, ma le risorse non sono sufficienti per sopperire a un problema di così grande portata.
In merito a questo fenomeno una lettrice ci ha segnalato che, nei giorni scorsi, sua madre ha avuto un incontro poco piacevole con un gruppo di cani randagi, circa una decina: «Abitiamo in via Vittoria ad un isolato di distanza da Piazza Marconi. Intorno alle ore 6 del mattino mia madre, uscita di casa per andare a prendere il pullman nei pressi dei Cappuccini per recarsi a lavoro, all'altezza dell'angolo con via Giusti si è imbattuta in alcuni cani che l'hanno subito puntata in maniera minacciosa, specialmente il capobranco. Una situazione che si è risolta grazie all'intervento di alcuni lavoratori intenti nella raccolta dei rifiuti: si sono messi con il proprio mezzo davanti a mia madre, cosicchè i cani non l'hanno più vista e sono andati via. Bisogna aspettare che qualcuno finisca all'ospedale o all'obitorio per cercare di intervenire?».