
Tre su sei: sono gli uffici postali rimasti attivi nella Città fidelis da quando sono letteralmente "saltati in aria" i due postamat della filiale di via Trani -il 4 maggio scorso- e quello di via Padre Savarese, appena qualche giorno fa, esattamente alla vigilia di Ferragosto.
Per una città di oltre 90mila abitanti co capoluogo di provincia la dotazione di sportelli di Poste Italiane è veramente risicata. Alle tre filiali oggi in funzione, potrebbe aggiungersi la riapertura dell'Ufficio Business che si trova su via Trani, ma al momento la Direzione provinciale di Poste Italiane di Bari non intende adottare questa soluzione.
In totale tre uffici postali sorprendentemente chiusi, di cui non è dato di sapere, ad oggi, la data della loro riapertura. Ne sanno qualcosa gli utenti, specie le categorie deboli come gli anziani, costretti a peregrinare lontano dai luoghi di residenza per riscuotere la pensione o inviare una raccomandata. Stessa cosa dicasi per i dipendenti di Poste Italiane, che non solo devono sopportare la chiusura a data da definirsi del proprio luogo di lavoro, ma per conoscere iI proprio turno o luogo di lavoro nei tre uffici rimasti aperti, sono costretti a controllare giornalmente i propri indirizzi email, dove giungono le assegnazioni lavorative del giorno successivo. Un' autentica giostra, dove a girare sono i poveri utenti insieme ai dipendenti, accomunati da una medesima sorte da infimo girone dantesco.
Ad oggi le richieste dell'utenza intese a veder riaprire in tempi brevi questi sportelli sono risultate vane: l'auspicio che a livello di Amministrazione comunale, possano giungere solleciti affinché la Direzione provinciale di Poste Italiane provveda al più presto a riportare la situazione a livelli di normalità, con la graduale riapertura settembrina, degli uffici postali oggi chiusi.