
La "scoppola" del post ferragosto è arrivata. Andria si ritrova, ma non è purtroppo la prima volta, ad essere citata tra le città più inquinate d'Italia. Non era solo la scarsa presenza di verde pubblico (con quel poco pure moribondo, vedasi la Pineta) a gettarci ad un misero ultimo posto tra le città capoluogo di provincia della Puglia. Non sono bastati i segnali premonitori di periodi dell'anno in cui le centraline dell'Arpa Puglia, specie quella fissa di via Vaccina o l'indagine di Legambiente, ci fornissero la conferma degli alti valori di polveri sottili che ammorbano l'aria della Città fidelis.
Adesso è giunta la notizia che Andria è la 15^ città più inquinata d'Italia, secondo quanto riporta la ricerca pubblicata da Ener2crowd. Premessa: l'attendibilità della ricerca. Ener2Crowd è una piattaforma italiana di crowdfunding -finanziamento collettivo- specializzata in progetti di sostenibilità ambientale ed energia pulita. Funziona come un marketplace che permette a privati e istituzioni di investire in progetti che promuovono l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale. Gli investitori possono scegliere tra due modalità: lending crowdfunding, dove prestano denaro e ricevono interessi, e equity crowdfunding, dove acquistano quote di partecipazione nelle società che realizzano i progetti.
Fatto questo doveroso preambolo va sottolineato come questo report -cui tutti dovrebbero prendere coscienza, a cominciare dai nostri amministratori locali, tutti inclusi, nessuno escluso- si basa su valori chiave, universalmente riconosciuti per essere i parametri con cui si misura il grado di inquinamento, ovvero il PM10, il PM2,5 e l'NO2. La classifica che ne è scaturita, giunge così anche grazie all'Intelligenza Artificiale, che ha estratto i dati relativi all'inquinamento dai differenti dataset regionali.
Tra i primi che hanno commentato, a giusta ragione questo sconcertante dato, che proietta Andria al pari di metropoli notoriamente noir quali Milano, Roma e Napoli, sono alcuni medici, meglio conosciuti in città per meritorie battaglie ecologiste, a difesa della salute, come ad esempio il Profilo della salute o l'aggiornamento del Registro dei tumori, ovvero del medico di famiglia ed oncologo Dino Leonetti, del neurochirurgo Ninni Inchingolo, del medico di famiglia Tommaso Di Renzo e del pediatra Vincenzo Fortunato. Ecco il loro commento.
«La notizia del giorno è che Andria è la 15° città più inquinata d'Italia secondo l'ultima ricerca pubblicata da Ener2crowd basata sui dati degli ultimi cinque anni.
Non ci stupiamo.
Da anni abbiamo chiesto di aggiornare il Registro dei Tumori della nostra provincia.
Sono stati pubblicati i dati che hanno evidenziato come la fascia giovanile registra un numero di malati di cancro superiore alla media regionale. Si tratta del cancro al seno e delle leucemie nelle donne e dei linfomi negli uomini.
In città abbiamo promosso una petizione di cento medici per indicare agli amministratori una cautela nell'esposizione della popolazione a fattori di rischio ambientale. Abbiamo chiesto che fosse aggiornato il Profilo di Salute della città, che fosse attivato il monitoraggio delle matrici ambientali e che fosse fatta una ricerca sulle cause dei tumori giovanili. La risposta degli enti competenti è stata deludente. Il Profilo della salute è stato annunciato in una conferenza stampa
Ma non è ancora visibile e neppure consultabile.
Il monitoraggio capillare e in continuo sulla qualità dell'aria, dell'acqua delle falde, della ricaduta in terreno dei veleni aerodispersi non è mai partito.
Il progetto di ricerca non è mai decollato, perché hanno fatto sapere che non è competenza degli amministratori della sanità (sic).
Siamo preoccupati, e non vogliamo arrenderci.
Gli amministratori che hanno preceduto gli attuali erano stati ancor più indifferenti.
Non si usa dire che è meglio prevenire che curare?
Amministrazione Comunale di Andria ed Asl BT si esprimano.
Confutando i dati pubblicati o ponendo in atto le azioni indispensabili per assicurare il minacciato Ben Essere della comunità andriese».