
Passaggio di consegne alla sezione di Andria dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: subentra al Grand'Ufficiale Pasquale Sgaramella il Commendatore Raffaele Di Schiena, che ricoprirà per il quadriennio 2025/29, l'onore e l'onere della guida delle Dame e Cavalieri, quale Preside, dei circa 60 appartenenti che costituiscono la diramazione per la Città Fidelis, della più ampia ed articolata Luogotenenza per l'Italia Meridionale Adriatica.
Priore della sezione di Andria è il Vescovo diocesano, Mons. Luigi Mansi, Grand'Ufficiale dell'Ordine mentre, l'assistenza spirituale è affidata a Mons. Nicola de Ruvo, Commendatore dell'Ordine. La sezione è attiva ad Andria dal 2004.
Di subcollazione pontificia – ovvero posto sotto l'egida della Santa Sede, tramite delegazione apostolica - l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è un'associazione di fedeli laici, aperta anche agli ecclesiastici, eretta in base al diritto canonico dalla Santa Sede. Esso è un Ente Centrale della Chiesa e persona giuridica di diritto canonico, registrato sull'Annuario Pontificio ed ha sede in Vaticano.
Anticamente annoverava individui che potevano ricevere l'onore di servire come cavalieri (in latino equites) nell'esercito, un onere che richiedeva ricchezza e che conferiva loro influenza politica. Da qui l'attribuzione di Ordine "equestre".
La fondazione dell'Ordine viene tradizionalmente fatta risalire all'anno 1099, per volere di Goffredo di Buglione, "Difensore del Santo Sepolcro", uno dei capi più insigni della Prima crociata e primo regnante del Regno di Gerusalemme.
Riformato dal Beato Papa Pio IX nel 1847, l'Ordine è retto oggi da un Gran Maestro –titolo per anni ricoperto dallo stesso Santo Padre-, assistito da un Governatore Generale laico, da lui nominato e da un Gran Magistero i cui membri sono egualmente da lui nominati. È presente in tutti e cinque i continenti con 30mila membri, in maggioranza laici e un limitato numero di ecclesiastici, con funzione di guida spirituale.
Gli appartenenti all'O.E.S.S.G. hanno l'obbligo caritativo, con carattere di continuità, verso la Chiesa madre di Gerusalemme.
I membri dell'Ordine, infatti, ispirandosi ai principi evangelici, sostengono in forma continuativa, la presenza cristiana in Terra Santa, attraverso il contributo volontario dei suoi membri e le loro iniziative di raccolta fondi finalizzato al finanziamento di scuole, parrocchie, ospedali e altre istituzioni benefiche in Israele, Palestina, Giordania e Cipro, attraverso soprattutto il Patriarcato Latino di Gerusalemme.
Nell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme le donne svolgono un ruolo molto importante e significativo. Furono ammesse nel 1888 per volere di Leone XIII: da allora ne fanno parte a pieno titolo senza distinzione alcuna e parecchie dame ricoprono oggi posizioni di vertice alla guida di Luogotenenze, oppure nello stesso Gran Magistero. L'unica differenza che le contraddistingue dai cavalieri è nel colore del mantello (bianco per i cavalieri e nero l'abito delle dame, con la Pentacroce come segno d'identità) e nei simboli di riferimento utilizzati nella veglia di preghiera che precede l'investitura.
Il motto storico dell'Ordine del Santo Sepolcro è "Deus lo vult" che richiama la liberazione del Santo Sepolcro, ma recentemente è invalso l'uso di affiancarlo a "Resurrexit" che meglio richiama il mistero della Resurrezione di Nostro Signore, vero riferimento ideale dell'Ordine.
